Corigliano, nuova porta di ingresso degli sbarchi di immigrati che continuano ad affluire dal nord africa senza soluzione di continuità? E’ una ipotesi che prende sempre più corpo con il passare delle ore. Neanche il tempo di completare le operazioni di sistemazione dei 473 migranti provenienti da Somalia, Palestina, Costa d’Avorio, Siria, Ghana, Eritrea ed Egitto, approdati nella notte tra sabato e domenica scorsi che si profila una nuova emergenza. Secondo indiscrezioni un altro carico di profughi è atteso per il prossimo 19 gennaio. Sarebbe il terzo in un mese. Al momento non ci sono conferme ufficiali, ma il prefetto Tomao, qualche giorno fa paventava questa eventualità. Una eventualità che preoccupa il sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci, che dopo il nuovo sbarco dalla nave Gregoretti, nel sottolineare l’efficienza della macchina organizzativa ha ribadito con parole ferme che la città è pronta alla solidarietà, ma non è in grado di gestire nuovi flussi. Da qui la richiesta di un incontro con il sindaco di Rossano , anche in vista della fusione, e con gli altri sindaci della sibaritide, per una strategia comune. Anche se con molta franchezza ha lanciato un monito: non vogliamo che questa sia una emergenza con la quale confrontarci per i prossimi mesi. Abbiamo ben altre e più gravi necessità quotidiane ed altre ambizioni di crescita comune. E a tal proposito sta chiede la rimozione della nave del primo sbarco che crea problemi nell’area portuale.
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