La sanità calabrese potrà fare assunzioni fino a un tetto di 42 milioni di euro ma le procedure per attuare lo sblocco del turnover “in corsia” non possono partire perché manca il commissario ad acta. La nomina del successore di Scopelliti al vertice della struttura commissariale (attesa per mercoledì 7) si fa urgente perché senza il commissario ad acta non può essere emanato il decreto che stabilisce, a livello centrale regionale, le modalità di attuazione del turnover e le figure professionali da assumere nelle diverse Asp e aziende ospedaliere individuate dopo la ricognizione effettuata su input del commissario provvisorio gen. Pezzi. È prioritario che la definizione dei posti da coprire resti in capo all’Ufficio commissariale. Anche la nuova rete ospedaliera va validata dal commissario ad acta. Quanto all’emendamento “taglia stipendi” annunciato da Oliverio, dovrebbe riguardare pure i manager della sanità ma prima sarà valutata la compatibilità con le norme statali che fissano gli emolumenti.