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Dopo video You Tube
apprensione anche
in Calabria

Apprensione, ansia, timori anche ad Acri e Rose, dove si trovano i parenti calabresi, dopo la pubblicazione su You Tube del video con  Vanessa Marzullo la giovane  cosentina rapita insieme  all’amica Greta Ramelli in Siria il 31 luglio scorso dove le due giovani erano andate con una onlus in missione umanitaria. Le due giovani, il capo coperto dal velo e vestite di nero, in mano un cartello con la data del 17 dicembre 2014 con un filo di voce chiedono aiuto al governo:.  "Siamo Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, supplichiamo il nostro governo e i suoi mediatori di riportarci a casa prima di Natale. Siamo in grave pericolo e potremmo essere uccise. Il nostro governo e i mediatori sono responsabili delle nostre vite". Il primo segnale dopo mesi di silenzio e di incertezza. Il papà di Vanessa, Salvatore è in contatto costante con la Farnesina  “Abbiamo visto quelle immagini, le prime immagini di Vanessa e Greta da mesi, sembra stiano abbastanza bene anche se in una condizione difficile - ha detto Salvatore Marzullo- siamo contenti di averle viste, siamo ottimisti”. Anche i parenti calabresi sperano che Vanessa e l’amica possano tornare subito a casa.  A Rose c'è Mario, il fratello più piccolo del papà della ragazza mentre ad  Acri alcuni cugini. Il nonno era un dipendente dell'Opera Sila. Vanessa ha vissuto a Cosenza fino al 2000 quando il papà ha deciso di tentare fortuna al nord e si è trasferito a Brembate dove ha aperto un ristorante.  

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