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Il “Burian” soffia sulla Calabria, neve sull’A3

 Le prime avvisaglie al mattino. La colonnina di mercurio è sembrata sprofondare un po’ ovunque con temperature prossime allo zero in pianura. Poi, al calar del buio, è arrivato il Burian, dal solito corridoio orientale. Una notte interminabile, soprattutto, sulle vette della Sila e del Pollino dove la neve, caduta in abbondanza, porterà tanti turisti. Gente che ha scelto di passare il Capodanno sulle piste imbiancate di Camigliatello (dove proprio oggi riaprono gli impianti con cannoni funzionanti) sull’Altopiano, o a Novacco, base per escursioni sciistiche nelle viscere del Pollino. Fiocchi abbondanti anche a Longobucco, a San Giovanni in Fiore (come ci segnalano i nostri Anna Russo e Mario Morrone) e negli altri centri in quota del Cosentino, del Crotonese, delle Serre vibonesi e del Catanzarese. L’inverno siberiano sta piegando tutta la Calabria. Da ore, ormai, il gelo riempie le strade locali che s’annodano verso l’interno e crea qualche problema anche lungo l’autostrada. Per tutto il giorno, l’Anas ha mandato i mezzi spargisale nelle aree critiche dell’A3: Piano Lago, a sud, e tra gli svincoli di Morano e Mormanno, a nord. Proprio sul tronco più settentrionale della Salerno-Reggio Calabria la neve è comparsa con maggiore intensità intorno alle 17 dopo una lunga giornata al chiaro conclusa con pioggia mista a fiocchi inconsistenti e lievi spruzzate intorno al valico di Campotenese. A Sibari il “filtro”, un by-pass per il controllo delle catene a bordo da parte della Polstrada. Un obbligo imposto a tutti i veicoli fino all’uscita campana di Padula-Buonabitacolo. Naturalmente, il divieto di circolazione senza catene non viene applicato ai veicoli che montano pneumatici invernali (le gomme termiche, ndr). E oggi dovrebbe essere la giornata più difficile con precipitazioni consistenti che s’allargheranno fino a toccare la costa ionica. Dalle zone più esposte alle intemperie e al freddo arrivano, però, i problemi principali per i residenti. Il ghiaccio, che aveva già coperto l’asfalto delle Provinciali che dalla costa risalgono verso il Pollino, ha reso impossibili i collegamenti. A Nocara, Alessandria del Carretto e San Lorenzo Bellizzi il problema da qualche giorno è muoversi. Una mobilità impedita dai rischi di doversi spostare sui lastroni di ghiaccio che tappezzano strade e marciapiedi. Le scorte di generi alimentari potrebbero ben presto scarseggiare. Più di dieci centimetri di neve sono già caduti ad Albidona, e ben imbiancate sono pure le strade di Canna, Oriolo, Cerchiara, Castroregio e Farneta (come riferisce il nostro Rocco Gentile). Da giorni ci inondavano di previsioni, di bollettini allarmanti. I siti dedicati segnalavano l’andamento meteorologico in costante peggioramento. Ma per ora, il quadro climatico non ha assunto le caratteristiche annunciate dai bollettini gonfi di segnali di allerta lanciati dalla Protezione civile. Per ora è evidente solo il crollo delle temperature anche se le previsioni annunciano neve per oggi anche a livello del mare. La sbiancata non dovrebbe fare distinzione tra mare e monti e così i fiocchi si potrebbero spingere sin sulle coste tirreniche della Sicilia e su tutto il litorale di levante calabrese. A rischio neve o, comunque, di neve “annacquata” dalla pioggia potrebbero essere anche Messina, Crotone e Catanzaro. Il maltempo non dovrebbe risparmiare nemmeno Cosenza, dove questa sera si brinderà al nuovo anno con il concerto, in piazza dei Bruzi, di Francesco De Gregori. Freddo anche a Vibo e a Reggio dove le previsioni meteo annunciano possibili precipitazioni nevose a partire dai 300 metri sul livello del mare. Gli imprenditori agricoli della Sibaritide sono preoccupati per le conseguenze negative che una eventuale gelata potrebbe avere sulle colture all’aperto come le clementine tradive, e le verdure. Effetti collaterali di un inverno che comincia a manifestarsi anche in Calabria. 

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