Sul commissario ad acta per la Sanità in Calabria l’orientamento del governo sembra essere quello di rispettare da subito la legge di stabilità 2015, che ha introdotto una speciale forma di incompatibilità tra la "nomina" in questione e la prosecuzione di attività istituzionali in ambito regionale. Alla stregua di tale disposizione, che entrerà in vigore il primo gennaio, un presidente di Regione non potrà più essere nominato commissario in sanità. Ma è davvero così? Secondo il magistrato del Tar Calabria, Nicola Durante, la questione è controversa perché «la nomina a commissario del gen. Pezzi fu disposta "fino all'insediamento del nuovo presidente della regione" dunque la stessa nomina del gen. Pezzi sembra contenere in nuce quella del nuovo commissario ad acta, nella persona del futuro Presidente della Regione. Come sovente accade, la scelta finale sembra dipendere più da considerazioni di ordine politico che dalla stretta applicazione del diritto».
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