E' stato fermato, nella notte, in Calabria Antonio Catalano, di 22 anni, l'uomo che avrebbe sparato martedì scorso a Camporosso, nell'entroterra di Ventimiglia, contro il consigliere comunale di maggioranza, Francesco Cordì, e un esercente, Emilio Simbari, accorso in suo aiuto. I due sono rimasti feriti. Catalano è stato sorpreso a Gioia Tauro nell'abitazione dei genitori dove era tornato da qualche ora dagli agenti del Commissariato di Gioia Tauro diretto da Angelo Morabito, mentre lo zio, del quale non è stato reso noto il nome, è stato arrestato dalla Polizia a Camporosso. Catalano era giunto in Liguria martedì scorso. Al giovane, che è stato interrogato ed ha ammesso le proprie responsabilità, è stata anche sequestrata una valigia.
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Due uomini, zio e nipote di origine calabrese, sono stati fermati la scorsa notte, dalla Polizia di Stato, per la sparatoria di martedì scorso a Camporosso, nell'entroterra di Ventimiglia, in cui sono rimasti feriti il consigliere comunale di maggioranza, Francesco Cordì, e un esercente, Emilio Simbari, accorso in suo aiuto. Dietro l'aggressione ci sarebbe il mancato rinnovo al nipote di un contratto di lavoro, da parte di Cordì, caposervizio di una ditta monegasca nel campo della ristorazione.
E' stato proprio il nipote a sparare ai due, utilizzando una pistola calibro 8 con matricola abrasa. I particolari dell'indagine coordinata dal pubblico ministero Roberto Cavallone, di Imperia, verranno resi noti nelle prossime ore. (ANSA)
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