Quando l’imprenditore si è sentito fare la richiesta, se paghi non ti succederà nulla, e quando anche un amico travestito da intermediario gli consiglia ‘Non ti ci litigare, vedi cosa gli puoi dare, tipo 200/300 euro e gli raccomanda di non parlare al telefono perché siamo tutti intercettatati, beh l’incredulità, la rabbia sono montate perché ad avanzare la pretesa non il solito delinquente di turno che avvalendosi della forza intimidatrice pretende il pizzo, ma un uomo delle forze dell’ordine, un finanziere, uno che dovrebbe tutelare e praticare la giustizia. A questo punto l’imprenditore che ha una piccola ditta edile in presila pur consapevole delle possibili ritorsioni decide che no, non si può cedere anche a questi ricatti, non si può pagare. Si rivolge ai carabinieri di Cosenza, scattano le indagini. L’imprenditore continua apparentemente la trattativa, si reca all’appuntamento con i 400 euro, segnati dai militari che documentano il passaggio di denaro. A questo punto scatta il sequestro e con con esso anche l’arresto del finanziere infedele, il maresciallo Marco Guerriero, 45 anni, originario di Avellino, ma in servizio nella tenenza di San Giovanni in fiore, disposto dal GIP del tribunale di Cosenza, su richiesta del sostituto procuratore Domenico Assumma a cui il procuratore capo, Dario Granieri aveva affidato il coordinamento delle indagini. Ad eseguire il provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari per concussione sono i colleghi dell’indagato. L’intermediario è stato denunciato a piede libero. Nella richiesta di arresto il pm Assumma riconosce il coraggio dell’imprenditore che ha deciso di avere comunque fiducia nelle forze dell’ordine e di denunciare nonostante le minacce ricevute e sottolinea la gravità della vicenda. Commettere abusi, violenze, violazioni da parte di un pubblico ufficiale non è solo un reato, ma un danno notevole all’immagine delle istituzioni soprattutto in un momento in cui la fiducia dei cittadini, visti gli scandali continui, il dilagare della corruzione, è messa a dura prova. Il pm delinea anche la premeditazione da parte di Guerriero atteso che individua la vittima, assume informazioni, si rende conto che può essere facilmente ricattabile, in una piccola azienda edile se si vuole qualche anomalia la si trova sempre, e si avvale anche di un intermediario. Cosa davvero sconfortante è che il tutto per 400 euro.