Una maxi evasione fiscale per oltre otto milioni di euro è stata scoperta dalle Fiamme Gialle di Sibari al termine di una complessa ed articolata attività ispettiva, coordinata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, eseguita nei confronti due società di capitali, entrambe operanti nel settore immobiliare e riconducibili ad uno stesso imprenditore di Villapiana .La consistente evasione fiscale è stata scoperta anche grazie al rinvenimento, nel corso di perquisizioni domiciliari, presso gli uffici e altri locali ad uso delle due società oggetto di verifica, di copiosa documentazione extracontabile e di vari dati informatici contenuti in supporti rimovibili.All’interno di un Hard disk, in particolare, sono state rinvenute informazioni specifiche riferite alla vendita complessiva, di circa 200 unità abitative, realizzate in una località turistico – balneare, effettuata da entrambe le società nell’arco temporale 2005-2012.L’analisi comparata tra le tracce informatiche ed i dati rilevati dalle scritture contabili tenute dalle due società, hanno consentito di ricostruire il loro effettivo volume d’affari, fornendo idonei elementi di prova circa la falsa rappresentazione economica-finanziaria dei fatti di gestione.E’ stata accertata l’esistenza di una gestione parallela della contabilità dell’impresa atta a dissimulare la reale situazione economica della stessa sul fronte dei ricavi, in modo da consentire una minore tassazione fiscale e, quindi, l’ingente l’evasione.Tale comportamento fraudolento ed altamente antisociale, soprattutto nell’attuale particolare contesto di crisi economica, è stato perpetrato attraverso la predisposizione di un originale Modus Operandi attraverso il quale, l’imprenditore, nell’ambito della vendita delle unità immobiliari realizzate provvedeva, in una prima fase, a stipulare contratti preliminari riportanti il prezzo dell’immobile effettivamente pattuito e, successivamente, all’atto del rogito notarile indicava, con la complicità degli acquirenti, un corrispettivo di gran lunga inferiore a quanto inizialmente pattuito.La tecnicistica attività ispettiva ha consentito di accertare, in definitiva, l’avvenuta sottrazione a tassazione di Imposte Dirette ed Indirette per oltre otto milioni di euro e, conseguentemente, l’omessa denuncia e versamento di IRES ed IVA per circa 1,8 milioni di euro.