Il difensore di Cutrì , l'avvocato Roberto Grittini, inizialmente aveva raggiunto con il pm di Busto Arsizio Raffaella Zappatini l'accordo per patteggiare una pena di un anno e 20 giorni di reclusione. Pena ritenuta però incongrua, perché troppo bassa, dal gup Patrizia Nobile. Il patteggiamento è stato quindi riformulato, arrivando a due anni di carcere. Cutrì è accusato di evasione, ricettazione e detenzione di armi e lesioni nei confronti di un agente della polizia penitenziaria. Gli otto componenti della banda che ha pianificato l'evasione, tutti arrestati, compariranno invece, probabilmente a gennaio, davanti al giudice per l'udienza preliminare. Tra loro ci sono anche il fratello minore di Domenico e Antonino Cutrì, Daniele, e la fidanzata di Antonino, Carlotta Di Lauro.
Oggi sono comparsi davanti al pm per un nuovo interrogatorio tre di loro: Daniele Cutrì, Aristotele Bunhe e Luca Greco.
Domenico Cutrì, che stava scontando una condanna all'ergastolo per omicidio nel carcere di Busto Arsizio, è stato liberato grazie al blitz di un commando armato che ha sorpreso gli agenti della polizia penitenziaria davanti al Tribunale di Gallarate, dove il detenuto era atteso per un'udienza. La fuga si è conclusa, una settimana dopo, a Inveruno, il paese dell'Alto Milanese dove abitano i genitori di Domenico Cutrì. L'ergastolano si era rifugiato in un appartamento in ristrutturazione, messo a disposizione da un complice, dove era stato arrestato dai carabinieri. (ANSA). |
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