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'Ndrangheta, minorenne
affiliato dal padre

Carabinieri

Il minorenne coinvolto nell'inchiesta della Dda di Milano sulle infiltrazioni della 'ndrangheta sarebbe stato affiliato alla locale di Calolziocorte (Lecco) grazie al sostegno del padre, Salvatore Pietro Valente, arrestato. E' uno dei particolari che emerge dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip Simone Luerti. L'uomo era "in possesso della dote del 'vangelo'" e oltre al figlio 17enne avrebbe fatto affiliare alla 'ndrangheta anche il "giovane nipote" Nicholas Montagnese, arrestato. Valente, si legge nell'ordinanza di custodia cautelare, avrebbe anche "organizzato la riunione nel corso della quale sono state conferite le 'doti' al figlio minore e al nipote, nella circostanza mettendo a disposizione un luogo nella propria disponibilità". 

"Per la prima volta nelle indagini in materia di 'ndrangheta in Lombardia - scrive il gip Luerti - si è assistito al conferimento di una dote ad un minorenne". Il giovane "al tempo del conferimento del 'fiore' aveva solo 16 anni". Nell'aprile 2014, quindi, il figlio di Salvatore Pietro Valente e il nipote, Nicholas Montagnese, "sono entrati nell'organizzazione criminale". Montagnese, sottolinea il gip, "è stato affiliato mentre si trovava sottoposto all'obbligo di presentazione alla Pg e ciò non può che testimoniare non solo che la custodia cautelare sofferta non ha sortito alcun effetto dissuasivo ma che anche la misura in atto non ha alcuna capacità deterrente". La cerimonia di affiliazione alla 'ndrangheta del minorenne e di Montagnese è avvenuta quindi il 13 aprile 2014, in un luogo messo a disposizione del padre del ragazzo. Affiliazione che, nei giorni precedenti, come è emerso dalle intercettazioni telefoniche, è stata discussa a lungo dai componenti della locale di Calolziocorte. Antonino Mercuri, uno dei vertici della locale, ha affermato, riferendosi alla giovane età dell'affiliato, che "si può mettere mani pure a 14 anni", sottolineando però che è "necessaria un'assunzione di responsabilità da parte di chi li propone", in questo caso il padre. Salvatore Pietro Valente è colui che "porta avanti" i due giovani e, per questo, si dovrà assumere "tutte le massime responsabilità (...) in tutto e per tutto".  (ANSA)

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