A partire da gennaio le aziende sanitarie calabresi potranno tornare ad assumere unità di personale sotto la supervisione “centralizzata” della struttura commissariale. Questa la conseguenza dello sblocco del turnover ieri autorizzato dal “tavolo Adduce”, l’organismo di verifica interministeriale delle Regioni in piano di rientro prima coordinato da Francesco Massicci. Il tavolo, riunitosi ieri in prosecuzione della seduta del 28 ottobre, ha validato il riallineamento dei dati di spesa trasmesso dalla struttura presieduta dal commissario ad acta Luciano Pezzi e individuato un “delta” di 43 milioni di euro che potrà essere destinato alle nuove assunzioni in Calabria. Nessuna indicazione sul numero delle postazioni per le quali si potranno bandire i concorsi perché dipenderà dal diverso “costo” (retribuzione) delle figure professionali necessarie, ancora da calcolare. Le procedure non saranno discrezionali ma monitorate da un “tavolo di affiancamento” di cui farà parte il commissario ad acta. Tutto è comunque subordinato ad una modifica legislativa ancora da approvare in sede parlamentare.