Una vita di stenti che sfocia in un’aggressione ai danni di un pensionato. La storia è lievitata tra le case del centro storico di Saracena per esplodere con ingiurie, minacce, danni fisici e materiali. C.L, una donna di 62 anni del posto, dopo aver incassato il diniego del vicino di casa all’ennesima richiesta di aiuto economico, ha inveito contro l’anziano. M.P. di 80 anni, dapprima ha cercato di calmare la donna ma viste le male intenzioni della stessa, passata dalle minacce verbali all’utilizzo di un bastone di legno, ha chiesto aiuto ai vicini. Nel tentativo di disarmare la donna, anche una vicina di casa è stata coperta di ingiurie e insulti. All’apice del parapiglia, sul teatro della “contesa” è arrivata un’amica di famiglia dell’anziano, una giovane donna che da qualche tempo aiuta il vedovo ottantenne nelle faccende domestiche. L.C. alla vista della signora perde completamente le staffe e inveisce violentemente contro la donna appena arrivata. Non paga di essere stata allontanata, dall’anziano e dalle due signore corse in aiuto, la sessantaduenne rientra in casa dove preleva un coltello che utilizza per squarciare le gomme dell’ automobile di proprietà del pensionato e dell’autovettura intestata alla collaboratrice dell’anziano. Scossi e malconci i due malcapitati, dopo essere stati accompagnati all’ospedale di Castrovillari, dove i medici del pronto soccorso hanno cristallizzato i danni fisici subiti nell’aggressione, tramite il legale di fiducia, l’avvocato Emanuela Capparelli di Firmo, hanno presentato denuncia alla Procura della Repubblica della città del Pollino. Il Gip del Tribunale di Castrovillari, Annamaria Grimaldi, ha accolto la richiesta delle parti offese per i reati commessi da L.C. e dapprima, ha disposto gli arresti domiciliari per sostituire, successivamente, la misura cautelare con quella del divieto di avvicinamento dei luoghi frequentati dalle persone offese. I carabinieri della locale stazione, per garantire la tutela dell’incolumità delle due persone aggredite, con un provvedimento dello scorso 29 ottobre vergato dal comandante Pietro Vecchione, hanno ufficialmente comunicato ai servizi sociali del Comune il provvedimento giudiziario emesso nei confronti della L.C, specificando che la stessa è obbligata a mantenere da M.P. e dalla collaboratrice domestica, una distanza non inferiore ai duecento metri.