
Non era mai successo nella storia della A: tre calabresi a segno nella stessa partita, nella medesima squadra. Martedì sera, nel secondo tempo, il Sassuolo ha rimontato il vantaggio dell’Empoli con le reti di Simone Missiroli, Sergio Floccari e Domenico Berardi, che aveva sbagliato un rigore (traversa), sull’1-1. Per tutti è stata una serata unica. Sette i punti dei neroverdi nelle ultime tre gare e già a Parma Floccari aveva segnato un gol chiave. A 33 anni il ragazzo di Nicotera torna decisivo. «Sono contento perchè diamo continuità ai risultati, restando sempre concentrati e approcciando le partite con la giusta tensione. Dedico i gol a me stesso e alle persone che mi stanno vicino». Ovvero Maria Elisa Canti, miss San Marino 2001, sposata nel maggio 2012, alla presenza che del compagno Manfredini. Il viaggio di Floccari è iniziato da Nicotera. «Bella terra - racconta - tra collina e mare. I miei primi tecnici furono Gianni Zorzan e Giuseppe Gaglianò con il Medma, squadra di Seconda Categoria, dove sono rimasto sino a 12 anni, passando poi al Marina, in Prima. Vincemmo il campionato, nella finale a Lamezia era presente tutto il paese». Nel 2006-07 il debutto in A nel Messina, con doppietta alla Juventus. L’allenatore Di Francesco lo racconta così: «È molto abile a rientrare fra le linee e a far giocare di più la squadra. Anche grazie al suo lavoro, spesso siamo arrivati con scambi veloci al limite dell’area, magari con poca precisione verso la porta. È bravo a far uscire i difensori centrali e ad attaccarli alle spalle. Sono molto contento di Sergio, che si è ritrovato». A 28 anni, Simone Missiroli, reggino da 21 gol in maglia amaranto, si sta imponendo anche in A. Nell’anticipo è stato il migliore in campo, onorando il più grande investimento effettuato dal Sassuolo prima dell’approdo tra i “big”. «Nello spogliatoio - racconta il trequartista - ci siamo accorti della serata particolare, proprio all’insegna della calabresità ed a tutti e tre ha fatto molto piacere. La dedica è per la mia famiglia, mentre la squadra sta dando continuità ai risultati. Sono rimasto spesso fuori, ma io mi metto sempre a disposizione. Penso ad allenarmi, poi quando Di Francesco mi chiama cerco di farmi trovare pronto». “Missi”non dimentica la Reggina, in difficoltà in Lega Pro. «La seguo attraverso internet, mi spiace che sia in fondo alla classifica. Spero che si tirino fuori al più presto, perchè tengo tanto agli amaranto». Il tecnico dei neroverdi lo vede così: «Simone è in crescendo ed ha riacquistato serenità. L’ottima condizione gli permette di giocare un po’ in tutti i ruoli: ha fatto bene persino il mediano, non solo la mezz’ala. In tanti sostenevano che non fosse adatto alla categoria, io ora me lo tengo stretto perchè ho sempre creduto molto nelle sue qualità». Domenico Berardi nel Sassuolo è salito a 19 reti in 35 presenze. Quest’anno è arrivato a 3 gol e altrettanti assist (da sommare ai 9 del 2013/14). Il mancino cosentino – “conteso” dai paesi di Bocchiegliero, Cariati, Longobucco, e Mirto Crosia – protagonista nell’Under 21 e della qualificazione agli Europei, è destinato alla Nazionale, ma deve solo evitare le espulsioni: tre in 15 mesi, per un totale di 9 turni di squalifica. Ha il contratto sino al 2019 ed è in comproprietà con la Juve. Ogni tanto lo seguono al Mapei Stadium papà Luigi, mamma Maria e la sorella mentre nonna Caterina abita a Longobucco. «Ci mancava tanto la vittoria casalinga - spiega Berardi - e siamo stati bravi, reagendo dopo lo svantaggio. Questo è un grande gruppo, ha entusiasmo e aggressività. Ho sbagliato il rigore e mi dispiaceva lasciare la rimonta incompiuta. I gol? Spero di farne tanti: incrociamo le dita, anche per l’azzurro».
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