Finiscono al vaglio del gup gli incarichi sospetti conferiti da Fincalabra. Nel mirino la stipula di rapporti professionali formalizzati dalla società in house della Regione con quattro persone, due delle quali sono Andrea e Lory Gentile, figli del senatore del Nuovo centrodestra Antonio Gentile. Abuso d’ufficio in concorso è l’accusa per la quale il sostituto procuratore Fabiana Rubino, che ha “ereditato” il fascicolo dal collega Carlo Villani, ha chiesto il rinvio a giudizio dei vertici di Fincalabra. L’udienza preliminare è già stata fissata per il prossimo 18 dicembre al cospetto del gup Assunta Maiore. Dovranno difendersi dalle accuse l’ex presidente della società Umberto De Rose (nel riquadro) e altri sette professionisti, tutti componenti del consiglio d’amministrazione e della commissione esaminatrice per le figure da impiegare; si tratta di Antonio Idone, Leonardo Molinari, Giuseppe Lello Petronio e Flavio Alfredo Talarico (componenti del Consiglio di amministrazione oltre della “Società finanziaria regionale per lo sviluppo economico della Regione Calabria" a totale partecipazione pubblica) e di Sergio Campone, Giuseppe Frisini e Vincenzo Ruberto (componenti della commissione esaminatrice nominata da Fincalabra).