Una tragedia familiare, l’ennesima. Costata la vita ad una donna, nel silenzio delle mura domestiche. Teatro della drammatica vicenda una villetta a due piani, situata nel cuore della località marina di Fiumefreddo Bruzio. Maria Vommaro, 56 anni, da qualche giorno, secondo quanto riportato da alcuni familiari che si erano rivolti alle forze dell’ordine, era in rotta di collisione con il convivente Francesco Garritano. Una situazione già nota in paese. Maria era comunque una persona abituata alla fatica e al lavoro. Pronta a spezzarsi la schiena non solo a casa, ma anche in alcuni terreni situati nella zona collinare di Fiumefreddo che servivano in qualche modo a sostentare la famiglia. Nonostante le discussioni, anche accese ma mai sfociate in atti di violenza, negli ultimi giorni i rapporti all’interno della coppia pare si fossero fortemente deteriorati. Tanto che l’uomo ha fatto perdere le proprie tracce dal pomeriggio di lunedì. Ma è nel corso della mattinata di ieri che la dinamica dei fatti ha intrapreso un percorso irreversibile. Sono stati i figli a rivolgersi alla locale stazione dei carabinieri. Uno di loro, infatti, nel recarsi nella casa del padre, ha notato la presenza di tracce ematiche sulla scala che da all’esterno dell’abitazione e soprattutto all’interno della stessa. Uno scenario inquietante che ha generato timori e paure. Immediate le ricerche da parte dei carabinieri per tentare di motivare la presenza del sangue che ha probabilmente resistito anche ad un malfatto tentativo di pulizia. I primi rilevamenti compiuti dai militari dell’Arma hanno condotto direttamente ad una zona collinare del paese, dove si trovano un gruppo di case abbandonate. Qui è stata rinvenuta la Fiat Uno rossa nella disponibilità del Garritano e qui i carabinieri hanno scoperto il cadavere della donna: appoggiato nel bagagliaio della vettura, all’interno di un sacco nero per l’immondizia e con il corpo in parte legato, forse allo scopo di limitarne il volume. Da una prima quanto sommaria analisi compiuta dal medico legale sembrerebbe che Maria Vommaro sia stata ferita fatalmente alla testa, da un colpo scagliato con un oggetto contundente che non è stato ancora ritrovato. Gli esami autoptici, condotti presso il vicino nosocomio di Cetraro, serviranno a sciogliere ogni dubbio. Secondo gli inquirenti il cadavere della donna sarebbe stato trasportato in questo posto lontano da tutto dopo essere stato colpito. Sarebbe dunque la casa del convivente, situata in via Scornavacca, il luogo della scena del crimine. Il resto potrebbe essere solo una macabra messa in scena generata dalla follia. Secondo i vertici del Comando provinciale dell’Arma di Cosenza, potrebbe trattarsi di un omicidio maturato per motivi passionali in ambito familiare. Attualmente le ricerche sono finalizzate a rintracciare il compagno della donna. Garritano, infatti, non è reperibile, ma allo stesso tempo non si escludono altre piste. Nel tardo pomeriggio di ieri, oltre ai militari della Compagnia di Paola che hanno prontamente supportato gli uomini della locale stazione, sono giunti da Messina gli esperti del Ris che dovranno fornire ulteriori elementi utili alle indagini.
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