Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, rivolge un “appello ai giudici della Corte di Appello di Catanzaro, a favore delle due sorelline del piccolo Cocò (il bambino di 3 anni, ucciso e bruciato, nel gennaio scorso, a Cassano insieme al nonno e ad una donna marocchina, che si trovava con loro) che non possono andare a scuola (perché alla loro mamma è stata negata dai giudici della Corte di Apppello l’autorizzazione ad accompagnarle) e che di fatto da oltre 8 mesi vivono recluse, insieme alla loro mamma, Antonia Iannicelli, nella casa famiglia (una struttura religiosa, lontano da Cassano) dove la giovane donna sta scontando ai domiciliari una vecchia condanna. “Le due bambine, Ilenia e Desirè, da pochi giorni, finalmente, avevano iniziato, come tutti gli altri bambini, a frequentare la scuola del paese dove si trova la struttura religiosa che li ospita, ma purtroppo non c’è più nessuno che possa adesso accompagnarli all’istituto scolastico perché alla loro mamma, Antonia, la Corte di Appello ha ieri rigettato l’istanza. A differenza invece del Tribunale dei Minori che l’ha giustamente autorizzata ad uscire dalla struttura religiosa il tempo necessario per accompagnare le due bambine a scuola. La Corte di Appello invece ha rigettato (anche) questa domanda.