La polizia giudiziaria ha fermato sei presunti scafisti di due barche carichi di migranti, complessivamente 500, arrivati ieri a Pozzallo, nel Ragusano. Una imbarcazione era pilotata da un siriano, l'altra da cinque egiziani. Fondamentali per le indagini, svolte dalla squadra mobile della Questura di Ragusa, i video girati dai migranti per la ricostruzione dell'intero viaggio. Sale a 138 il numero di scafisti fermati a Pozzallo nel 2014. Il viaggio sarebbe costato tra cinquemila e seimila dollari a persona, facendo incassare complessivamente ai trafficanti quasi tre milioni di dollari. Il giubbotto salvagente considerato un optional e costava 500 dollari Durante le operazioni di identificazione degli scafisti è arrivato un terzo natante con 180 migranti; le indagini sono in corso e tra qualche ora giungerà un quarto barcone con circa 200 migranti a bordo. Gli extracomunitari saranno trasferiti con aerei charter e pullman in diverse località nazionali.
Un tunisino, Mohamad Ali Zouali, di 24 anni, è stato fermato dagli agenti della squadra mobile di Reggio Calabria perchè ritenuto lo scafista di un gruppo dei 1789 immigrati soccorsi dalla nave della Marina Militare San Giusto e sbarcati ieri. Zouali, secondo le testimonianze di alcuni migranti, era lo scafista di un barcone di circa 15 metri con a bordo 373 persone. Il viaggio ha avuto inizio dalla costa libica ed i migranti hanno pagato dai 3000 ai 4000 dollari.
Le indagini della squadra mobile che hanno portato al fermo dello scafista sono state dirette dalla Procura di Reggio Calabria. Il giovane è accusato di associazione per delinquere, ingresso illegale nel territorio italiano, aver sottoposto i migranti a pericolo per la loro vita e averli sottoposti a trattamento inumano o degradante. Le indagini proseguono per l'identificazione degli organizzatori, dei finanziatori e degli altri complici, oltre che per approfondire le circostanze emerse durante la testimonianza dei migranti.