Le carte già acquisite e il verbale con le dichiarazioni della governatrice facente funzioni Antonella Stasi: è concentrata su questo materiale l’attenzione del procuratore aggiunto di Catanzaro, Giovanni Bombardieri, che indaga sulle nomine dei commissari di sei enti sanitari calabresi da parte della Giunta regionale. Allo stato si tratta di un fascicolo “conoscitivo”: non ci sono ipotesi di reato né nomi sul registro degli indagati. Ma lo spettro degli accertamenti si allargherà: non solo le aziende ospedaliere e sanitarie (le cui nomine sono rimaste di fatto bloccate) ma anche gli incarichi ai vertici alcuni dipartimenti ed enti subregionali conferiti da una Giunta “depotenziata” perché in prorogatio. Giusto ieri gli inquirenti hanno acquisito altri documenti e contratti. Intanto la presidente f.f. Antonella Stasi è intervenuta pubblicamente sull’audizione sostenuta in Procura martedì scorso: «La Giunta ha deciso per comedoveva ». La tutela dei Livelli essenziali di assistenza, «imposta dalla Costituzione», avrebbero «reso obbligatoria la nomina dei commissari».
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