Raccolte 4000 firme ed incassato il sostegno dei comuni presilani ad eccezione di Trenta e Rovito. Sì anche dal comune di Cosenza al Comitato per la salvaguardia della Ferrovia Silana che chiede alla Regione di non procedere alla sdemanializzazione della tratta ferroviaria Camigliatello Silano- San Giovanni in Fiore, come previsto dalla delibera della giunta n.380 del 23ottobre 2013. Sei le priorità per il comitato formato da diverse associazioni del territorio che si oppongono alla vendita dei caselli ferroviari e delle stazioni per come previsto dal provvedimento dell'esecutivo regionale " Significa- spiegano- cancellare la nostra storia" " Significa aggiungono- togliere alla Sila un'opportunità di svilupo". La tratta ferroviaria a San Giovanni in Fiore è stata inaugurata nel 1956. Il ricordo in banco e nero tramandatoo da generazioni, narra di contadini che zappa in spalla al mattino dalla presila si recavano in Sila per lavorare nei terreni e alla sera, era sempre il treno a riportarli a casa. san Giovanni era una stazione di "testa", aveva cioè tutte le strutture, oggi in degrado, per il rifornimento d'acqua al treno a vapore o la rotatoria su cui far girare i locomotori. Oggi i binari sono cancellati dall'erba alta. "riattivare l'intera tratta ferroviaria Cosenza -San Giovanni in Fiore con la messa in esercizio di un sistema di trasportolocale sostenibile" è tra le richieste del comitato a cui si aggiunge "promuovere la ferrovia silana ed il suo ambito naturalistico all'interno di itinerari turistici nazionali, e proporre la tratta Camigliatello Silano - San Giovanni in Fiore tra le ferrovie d'alta quota da riconoscere quale patrimonio dell'Unesco". Ed i fondi? " Realizzare il progetto- concludono i promotori con le risorse della Programmazione Comunitaria 2014/2020