A venti anni dalla tragica scomparsa di Nicholas Green, ucciso sulla Salerno-Reggio Calabria i cui organi vennero donati, primo caso in Italia, Roma ha voluto ricordare il bambino intitolando a lui parco nel XIII Municipio. "Il trapianto è un’operazione bellissima che restituisce la vita a bambini e persone, che grazie a un trapianto può tornare a correre e crescere, avere una vita normale - ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, rivolgendosi ai bambini dell’Istituto "Pio Latorre" plesso Ilaria Alpi presenti all’evento -. Nel nostro paese 20 anni fa la cultura della donazione degli organi non era così sviluppato e il gesto di questi due genitori è stato molto determinante per le riflessioni nel nostro paese. C'è ancora molto da dover fare e da quest’anno Roma ha deciso che chiunque vorrà fare una carta d’identità può dire se donare i propri organi dopo la morte e verrà inserita nella carta stessa, cosa che io ho fatto". "Questo perchè quella decisione bisogna prenderla quando si è tranquilli e sereni - ha aggiunto -. Cosa ci costa donare un organo dopo la nostra morte? Niente, ed è il regalo più bello che possiamo fare ad un altro essere umano. Nicholas è tornato oggi e Roma lo accoglie con tutti gli onori, lo abbraccia. Il Comune vuole tenere vivo questo ricordo e con tutto il nostro impegno per questi bambini a mantenere questo parco bello, riqualificarlo per onore di Nicholas e per i bambini, secondo i concetti più importanti: la vita, l’amore e la pace".
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