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Palagiustizia, il governo mette sul piatto 3 milioni

 Le buone intenzioni ci sono, l’interesse pure, i soldi solo in parte. Per il completamento del nuovo Tribunale il governo ha trovato nel bilancio solo tre milioni di euro. I rimanenti 16 dovranno essere resi disponibili dalla giunta regionale grazie alla rimodulazione dei fondi comunitari della misura Pac (azione e coesione). In sostanza la Regione dovrà modificare le voci e inserire il completamento del Tribunale nelle misure da portare avanti con fondi europei. Questo è quanto è venuto fuori dal Tavolo tecnico che si è riunito a Palazzo Chigi per il completamento del Palagiustizia. La riunione, convocata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, ha visto la partecipazione di Enrico Costa, vice ministro della Giustizia, Giovanni Battista Macrì presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria, Claudio Sammartino prefetto di Reggio, il prefetto Gaetano Chiusolo commissario straordinario del Comune, Luigi Fedele assessore regionale con il direttore generale Paolo Praticò, il Dipartimento per la Coesione Territoriale. Il governo conferma la sua attenzione per l’eterna questione aperta del Tribunale e «come preannunciato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi nella sua recente visita – si legge in unta nota – l’opera viene ritenuta dall’esecutivo di importanza strategica per la città e per la regione. La riunione, aperta con la condivisione dei presenti dell’importanza dell’opera di ultimazione del Tribunale, ha consentito di fare il punto sugli adempimenti necessari con l’obiettivo di procedere in tempi rapidi ai nuovi lavori». La procedura non è semplice: il Comune non ha tutti i soldi in cassa e ha 16 milioni per l’opera che non bastano. Ne servono almeno 35 ma i bilanci romani sono magri, così come quelli della Regione e del Comune. Per questo l’unica strada possibile è quella di reperire le somme dai fondi comunitari. Ma il nodo resta come reperire i fondi e soprattutto i tempi di stanziamento (con la giunta in scadenza e con la campagna elettorale che si sta per aprire). C’è una linea di intervento comune: «Stante l’obiettivo condiviso, il Governo, oltre a reperire una parte delle risorse, ha proposto alla Regione Calabria, la riprogrammazione di una parte delle risorse del Piano di Azione e Coesione. La giunta regionale, condividendo l’importanza strategica dell’opera, valuterà a breve la proposta». E a tal proposito si è detto possibilista l’assessore regionale Luigi Fedele che nelle prossime settimane sottoporrà il caso all’esecutivo regionale.

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