“In direzione ostinata e contraria”. Così Mimma Cacciatore, dirigente scolastica di San Luca, ha definito la sua esperienza di frontiera nel paese dell’Aspromonte reggino. “La scuola presidio di legalità in terra di ‘ndrangheta” lo raccontato ad un pubblico numeroso ed attento a Rogliano nel terzo appuntamento della rassegna “Incontri sulla Calabria in Movimento”. I lavori introdotti dal sindaco della città del Savuto, Giuseppe Gallo e moderati dalla giornalista Rosalba Baldino, direttore della rassegna. La preside con l’ausilio di foto e video ha narrato il cambiamento dell’istituto comprensivo di San Luca . “ Un viaggio verso la bellezza” – ha detto- iniziato quattro anni fa, quando fui assegnata “per punizione “ a San Luca. Nelle immagini i banchi e le sedie che “volavano dalle finestre” e finivano in un magazzino ribattezzato “il cimitero dei banchi”. “I bagni chimici” in sostituzione di locali degradati ed inutilizzabili “immaginate quanto fossero maleodoranti” “gli episodi di bullismo” con personale scolastico che “non vedeva e non sentiva” “le minacce dei genitori di bambini con cognomi importanti nella criminalità organizzata”. Mimma Cacciatore, carattere forte e piglio indipendente, non si è persa d’animo ed ha bussato a tutte le porte . “ Non ho conosciuto la ‘ndrangheta con la coppola e la pistola”- ha aggiunto- “ma la negligenza di chi non ha fatto il suo dovere pur occupando posizioni di rilievo“. “Grazie all’aiuto di tante persone soprattutto donne , soprattutto nelle forze dell’ordine” “ ho potuto cambiare le cose” . Oggi San Luca ha una scuola dignitosa. Spariti le orribili toilette improvvisate, i bagni sono stati ristrutturati e puliti, le aule hanno arredi nuovi e le aule sono colorate. I vecchi banchi, sono diventati, grazie ai ragazzi dipinti che adornano le pareti della scuola. I bambini hanno incontrato più volte le forze dell’ordine. “C’è stata una pacificazione” . “ Sono convinta – ha concluso – che la bellezza educa” . “ I genitori hanno capito che voglio bene ai loro figli. Abbiamo lo stesso obiettivo” “ Dopo le minacce, ora lasciano venire i ragazzi nei viaggi d’istruzione”. Emozionata la preside ha mostrato il filmato dell’incontro di insegnanti ed alunni con il Papa. “Legalità- ha detto infine- è fare il proprio dovere”. Sulla complessità del modello educativo nelle famiglie di ‘ndrangheta si è soffermato il prof. Giancarlo Costabile, docente Unical che ha sperimentato per primo in Italia il corso “Pedagogia della R-esistenza”. Atteso e previsto l’intervento del magistrato della DDA, Nicola Gratteri, che a causa di improvvisi impegni istituzionali a Roma, non ha potuto essere presente. hanno L’incontro è stato impreziosito dalle letture ed i canti curati da Carmela Olivito ed Antonietta Russo.
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