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Gallo accusa Scarpelli
ospedali smantellati

Un infermiere qua, un operatore sociosanitario là. Magari in un ufficio, o in un ambulatorio. Ma lontani dalle corsie. E gli ospedali restano senza personale". La denuncia è del  consigliere regionale dell'Udc, Gianluca Gallo, circa la situazione dei presidi ospedalieri della fascia ionica cosentina "a seguito dell'improvviso trasferimento ad altra sede di personale infermieristico e sociosanitario fino a qualche giorno fa in servizio presso i nosocomi del territorio". La scelta, quella dei trasferimenti, "adottata dal direttore generale dell'Asp di Cosenza, Gianfranco Scarpelli", viene aspramente criticata da Gallo, componente della Terza commissione "Sanità". "E' evidente - afferma Gallo - come la decisione, peraltro apparentemente immotivata, di operare dei trasferimenti d'ufficio in piena estate, in un'area affollata da centinaia di migliaia di turisti e in cui peraltro sono rimasti a operare solo gli ospedali di Rossano e Corigliano, crei più di un disagio e molteplici disservizi, incidendo su quantità e - soprattutto - qualità dei servizi sanitari erogati. Chiediamo ai vertici dell'Asp - prosegue l'esponente centrista - spiegazioni e l'adozione di provvedimenti opportuni a evitare spostamenti astrusi, con conseguente penalizzazione del diritto alla salute". Il consigliere cita alcune delle problematiche già segnalate nel recente passato e ancora in attesa di soluzione. "A Cosenza, per quanto strano possa sembrare a dirsi, in ospedale mancano medici. A Lungro, dove è prevista l'attivazione di una Rsa medicalizzata con 38 posti letto, alla carenza di personale s'aggiungono i guasti alla Tac, la funzionalità del Ppi solo nelle ore diurne, l'allocazione dei servizi di Diabetologia, Cardiologia, Endocrinologia e Fisiatria in un una struttura provvisoria, la mancanza della strumentazione necessaria al funzionamento di Urologia. Al poliambulatorio di Cassano si scontano gli eterni vuoti in organico e l'elusione degli impegni assunti con riferimento all'istituzione di nuove unità specialistiche, mentre nella vicina Castrovillari, in quello che pure dovrebbe essere un ospedale hub e dunque un centro d'eccellenza, nel reparto di Ginecologia non si riesce a garantire la necessaria attività assistenziale mentre Ortopedia da settimane è in pratica inattiva a seguito del pensionamento di alcuni medici mai sostituiti, sebbene da tempo fosse nota la circostanza dell'imminenza del loro collocamento a riposo". 

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