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Cassano intitola piazza
al prete ucciso

Lo spiazzo antistante la chiesa di San Raffaele Arcangelo, a Lattughele, popoloso quartiere di Cassano allo Ionio, è stato intitolato a padre Lazzaro Longobardi, il sacerdote ucciso il 3 marzo scorso con tre colpi di spranga alla testa, nel cortiletto adiacente la casa canonica, dove il sacerdote viveva, annessa alla chiesa di San Giuseppe a Sibari. Per l'omicidio è stato arrestato dai carabinieri Nelus Dudi, romeno di 26 anni. Alla manifestazione di intitolazione hanno partecipato il sindaco Gianni Papasso, il segretario generale della Cei e vescovo della diocesi di Cassano, mons. Nunzio Galantino, il sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano, il neo-questore di Cosenza Luigi Liguori, il vice prefetto vicario di Cosenza, Massimo Mariani, i vertici provinciali delle forze dell'ordine ed una ventina di sindaci del comprensorio, tutti con la fascia tricolore, e molti cittadini. "L'amministrazione, con l'intitolazione dello spiazzo a padre Lazzaro, 'martire della carità' - ha detto Papasso - non ha fatto nulla di straordinario. Abbiamo fatto solo il nostro dovere nei confronti di una persona che è stata vittima del troppo amore verso chi ne aveva bisogno. Padre Lazzaro ha precorso i tempi nell'aiutare i tanti migranti che già negli anni '90 arrivavano nella Sibaritide. La presenza di tanti sindaci vuole testimoniare l'impegno delle istituzioni contro ogni forma di criminalità e di violenza". Mons. Galantino, dopo aver dedicato un momento di preghiera a Padre Lazzaro, ha ringraziato la popolazione di Lattughelle, "per tutto quello che hanno fatto e che stanno facendo dopo la morte del loro parroco", e l'amministrazione comunale "per la sensibilità e l'attenzione che ha dimostrata nei confronti di Padre Lazzaro che era una persona molto discreta e che nella sua vita non ha fatto nulla di straordinario. Ha fatto solo quello che tutti, soprattutto i preti, dovrebbero fare: stare accanto a chi sta male e di non arretrare mai davanti ai bisogni degli altri. Cerchiamo tutti - ha concluso mons. Galantino - di farci contagiare dalla grande generosità di padre Lazzaro". Per Mariani "padre Lazzaro è stato un martire del servizio. Un uomo che silenziosamente ha fatto il suo dovere come, quotidianamente lo fanno gli appartenenti alle forze dell'ordine. Mi auguro - ha concluso - che il sacrificio di Padre Lazzaro sia un esempio per tutti. Ogni cittadino faccia il proprio dovere". Alfano, dopo aver plaudito all'iniziativa di dedicare uno spiazzo "a chi ha dato la propria vita per stare accanto agli ultimi" e "alla funzione sociale delle parrocchie", ha invitato tutti a fare di più e, soprattutto, a "valorizzare quello che abbiamo". "Bisogna lavorare tutti in sinergia e sicuramente - ha sostenuto infine il sottosegretario - supereremo tutte le difficoltà. Bisogna che ognuno di noi segua l'esempio lasciatoci da Padre Lazzaro".

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