Sit in di protesta stamani allo svincolo Cosenza Nord della A/3, anche dei lavoratori dei call center INFOCONTACT di Rende e Lamezia Terme. A rischio 1800 posti di lavoro. I dipendenti chiedono un tavolo istituzionale per salvaguardare i livelli occupazionali. Ci sono degli acquirenti, ci sono delle commesse, bisogna trovare l’accordo in tempi stretti altrimenti si andrà alla dichiarazione di fallimento dell’attuale società che ha un debito di 24 milioni di euro con lo stato, con gravi ripercussioni sociali ed economiche. I lavoratori precisano che le manifestazioni di protesta stanno avvenendo al di fuori degli orari di lavoro per non pregiudicare l’appetibilità dell’azienda.Un'altra azienda che ha usufruito di finanziamenti e incentivi statali e regionali e che ora rischia di lasciare per strada i lavoratori e le loro famiglie. Un refrain che si ripete soprattutto nel settore dei call center. Atrrivano, si beccano i fondi pubblici e poi delocalizzano o chiudono. Forse maggiori controlli quando ci sono in ballo risorse pubbliche e maggiori vincoli sarebbero più che necessari per evitare che la Calabria continui ad essere depredata con le complicità locali, ovviamente!