«La Calabria è rimasta trent’anni indietro. Qui serve una terapia d’urto: il risveglio delle coscienze deve partire da un maggior coraggio ». È realista la senatrice del Pd Doris Lo Moro, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni agli amministratori locali, che ieri ha effettuato una serie di audizioni nel capoluogo. «Anche su questo fenomeno – ha detto Lo Moro – esistono le “Calabrie”. Nel Reggino, ad esempio, secondo quanto ci ha detto il procuratore Cafiero de Raho, le intimidazioni sono legate alla ’ndrangheta. Altrove, invece, spesso i fatti sono legati ad altre vicende. Su quest’ulti - mo fronte ci sono casi vicini alla soluzione e questo accende un faro su tutto il fenomeno. Purtroppo, però, dobbiamo registrare una scarsa collaborazione persino dalle parti offese». Inevitabili i riferimenti alla politica. «Solo a distanza di mesi dalle dimissioni del governatore in Calabria si parla di elezioni. Ma cosa deve ancora accadere per tornare subito al voto?», ha chiesto Lo Moro.
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