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Centri SPRAR
contro CARA
non inviano immigrati

E’ una denuncia di diritti negati e di libertà, quella fatta dall’ex Sindaco e attuale coordinatore dei progetti Sprar della Calabria Giovanni Manoccio. A sostenerlo il sindaco di Cerzeto, Giuseppe Rizzo, gestore di un progetto SPRAR. "Anche nel Comune di Cerzeto,dove opera l’Associazione “Don V.Matrangolo” che è l’ente gestore del progetto finanziato dal Ministero degli Interni, su 30 posti assegnati solo una famiglia di Afgani è stata sistemata negli appartamenti scelti dall’ Amministrazione per il progetto d’accoglienza. Mentre nel CARA di Crotone i migranti sono ammassati in un luogo che assomiglia sempre più ad un carcere, i nostri appartamenti rimangono vuoti. Il Servizio Centrale di Roma che destina, ai progetti, i richiedenti asilo, ha comunicato da circa 15 giorni la lista al Cara di Crotone per i comuni di : Cerzeto, San Sosti e Cerchiara.   I responsabili del Cara di Crotone non si sono mai degnati di prendere contatto con l’associazione che gestisce i progetti medesimi.Vi è una gestione approssimativa e poco professionale, che mira ha mantenere i migranti a Crotone, con tutte le conseguenze del caso, vedi rivolte degli ultimi anni. Chiedo un intervento sollecito degli organi preposti e della Prefettura di Crotone affinché i trasferimenti avvengano con rapidità, non è possibile che i nostri operatori, siano regolarmente pagati e sono messi nella condizione poco onorevole di non poter dare servizi a gente che fugge dagli inferni  descritti in questi giorni sia dalle riprese televisive sia dagli articoli di giornale.      Spero che s’intervenga presto e si ricerchino le colpe di questi omissivi ritardi. Esprimo solidarietà all' Ex Sindaco di Acquaformosa Giovanni Manoccio che ancora una volta si distingue per la sua vicinanza a questo mondo di sofferenza.

 

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