Estate in Calabria fa rima con sequestro di depuratori, avvisi di garanzia, mare sporco e inquinato. Il nostro biglietto da visita nel mondo viene così imbrattato dall’inerzia di pubblici amministratori che non hanno a cuore il futuro della propria terra E’ la denuncia del parlamentare 5 Stelle, Sebastiano Barbanti. “L’ultima inchiesta portata a termine dagli uomini del corpo forestale dello Stato – afferma il deputato pentastellato - mette nuovamente in luce la cattiva gestione della cosa pubblica e la completa noncuranza della salvaguardia dei beni comuni. In otto Comuni dello Jonio Cosentino (Corigliano, Bocchigliero, Caloveto, Rossano, Campana,Terravecchia, Longobucco e Paludi) sono infatti stati trovati depuratori mal funzionanti, il che ha portato all’emissione di 27 avvisi di garanzia. Quello che maggiormente stupisce è che l’inchiesta segue quella dello scorso anno denominata “Calipso” e che questi nuovi avvisi di garanzia si aggiungono a quelli emanati in quell’occasione quando i militari diedero delle precise prescrizioni agli amministratori pubblici che puntualmente sono state disattese. Come Movimento 5 Stelle siamo convinti che fino a quando la Calabria sarà amministrata seguendo i criteri del clientelismo e del pressapochismo saremo condannati a fare i conti con queste notizie poco edificanti, che fanno scappare i turisti distruggendo l’unico settore veramente strategico di questa terra”.