Truffa aggravata è una delle accuse di cui dovrà rispondere Massimo Cedolia, promotore Finanziario, arrestato stamane dai militari del Comando Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Cosenza, in seguito all'ammanco di fondi denunciato dall'economo del santuario di San Francesco di Paola (CS) . I militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare , emessa dal Gip del Tribuanle di Paola, Carmine De Rose su richiesta del Procuratore capo Bruno Giordano e del sostituto Linda Gambasi. Le indagini erano scattate nell'agosto 2013 a seguito di denuncia - querela presentata dall'economo del santuario in relazione a consistenti ammanchi verificatisi sul Fondo patrimoniale strutturato tramite raccolta delle offerte elargite dai fedeli. Gli inquirenti avrebbero accertato responsabilità a carico del promotore finanziario, deputato alla gestione del Fondo. L'uomo, secondo le accuse, avrebbe posto in essere "una sistematica e dissennata attività di trading in line (compravendita di titoli azionari quotati in borsa) al altissimo rischio, celando la vera natura e il rischio degli investimenti effettuati ai titolari del conto. Il provvedimento cautelare adottato nei confronti del consulente finanziario è stato eseguito unitamente ad un decreto mediante il quale gli inquirenti hanno ottenuto il blocco dei beni nei confronti di 11 persone, tra cui lo stesso Cedolia, ed una società. In particolare è stato disposto il sequestro preventivo e per l'equivalente di 28 fabbricati, 8 terreni, 10 automezzi e disponibilità finanziarie per un totale di 17 rapporti finanziari nei confronti degli indagati tra Cosenza, Diamante, Praia a Mare, Paola, Napoli e Milano per un ammontare complessivo di beni pari ad oltre 2,340mila euro.