Una signora viene colta da malore sul lungomare di Diamante. Il 118 interviene in ritardo perché preferisce allertare l’ambulanza di Cetraro e non la postazione di Diamante e ora il referente del Tribunale del Malato della cittadina tirrenica, l’avv. Domenico Oliva, preannuncia un esposto alla procura di Paola. Ma ecco i fatti descritti in una nota dall’avv. Oliva. “È l’ennesimo caso di malasanità che coinvolge, ancora una volta, la centrale operativa 118 di Cosenza ivi compresi medici ed infermieri in servizio presso di essa. Una signora è stata colta da malore sul lungomare ed è stato attivato il 118. A distanza di dieci minuti dalla telefonata, vista la presenza di una postazione del 118 a Diamante e il mancato arrivo dell’ambulanza, un parente della malcapitata si è recato presso la sede della postazione e ha appreso dal personale in servizio che l’ambulanza presente sul posto non era stata attivata dalla centrale operativa del 118. Lo stesso personale apprendeva dalla centrale 118 che era stata attivata l’ambulanza di Cetraro in quanto era stata richiesta la presenza del medico da un medico, a sua volta, presente sul posto. Siamo al grottesco, al tragicomico e al paradossale – afferma l’avv. Domenico Oliva – perché la centrale operativa, contravvenendo ad ogni criterio logico oltre che normativo, attiva una ambulanza distante e non quella presente sul posto soltanto perché un medico chiede una ambulanza con medico. Siamo veramente al livello più basso nella logica operativa ed organizzativa, inoltre dire che tutta questa vicenda, così come tante altre, è assurda è dire poco. Sinora, a quanto pare, non è stata sufficiente la proposizione di ricorsi ed esposti da parte della postazione 118 di Diamante e nei confronti della centrale operativa 118 di Cosenza per porre un freno a simili abnormi episodi. Si attende che ci scappi il morto per correre ai ripari ed adottare le misure ed i provvedimenti conseguenti. Non viene usato il rendez vous tra ambulanze tanto propinato ed insegnato dagli stessi istruttori di centrale (l’ambulanza che interviene per prima si incontra lungo la strada con quella proveniente da più lontano); non esistono protocolli farmacologici adeguati agli equipaggi con infermieri tanto che gli stessi medici della centrale 118 chiedono di effettuare terapia con farmaci che la stessa centrale 118 non ha fornito; il direttore sanitario della stessa ASP ha definito inadeguati tali protocolli avallandone, però, l’attuale utilizzo con la sua inerzia; le continue attivazioni al di fuori dal territorio previsto dalla convenzione e le inattivazioni nel territorio di competenza. Provvederò personalmente incalza l’avv. Oliva - questa volta come cittadino e non in veste di responsabile del TDM, a proporre un dettagliato esposto alla procura della repubblica, su questo ennesimo episodio insieme con altri, sperando che possa essere l’inizio di un percorso diretto a ristabilire un equilibrio essenziale per un servizio che reputo prioritario e prezioso per la salute mia e di tutta la collettività”.