"Ricevuta questa missiva" dell'ex presidente libanese Amin Gemayel, "ho poi predisposto un appunto in cui indicavo i punti che Speziali mi aveva detto di portare all'attenzione degli avvocati di Matacena per la procedura di asilo". Lo ha detto Scajola nell'interrogatorio ai pm. Il verbale dell'interrogatorio di Scajola ai pm era stato secretato ed è stato adesso depositato al Tribunale del riesame dopo i ricorsi presentati da alcuni legali. Vincenzo Speziali è l'imprenditore catanzarese, nipote ed omonimo dell'ex senatore del Pdl, che, secondo l'accusa, avrebbe aiutato Scajola nel suo progetto di trasferire Matacena da Dubai, dove si trova, in Libano per fargli ottenere l'asilo politico e sottrarlo alla cattura.
"Confermo che si tratta della missiva di cui ho parlato prima, che io colloco qualche giorno prima dell'incontro con Speziali del 16 gennaio 2014. L'appunto aggiuntivo potrebbe essere stato vergato di suo pugno dallo Speziali in occasione dell'incontro avvenuto nella data indicata. Certo non è di mio pugno". A dirlo è stato Claudio Scajola nel corso dell'interrogatorio con i pm del 16 maggio scorso.
"Speziali mi propose un incontro con Chiara Rizzo ed un consigliere di Gemayel per affrontare l'argomento" dell'asilo politico ad Amedeo Matacena. Lo ha detto Claudio Scajola nell'interrogatorio ai pm del 16 maggio scorso. "Seppi da Speziali - ha aggiunto l'ex ministro - che a tale incontro non avrebbe preso parte il consigliere di Gemayel qualche giorno prima della data fissata, tanto è vero, se ben ricordo, che mi era stato detto che avrebbero mandato una lettera che lo Speziali riferiva a Gemayel". La lettera in questione è quella scritta al computer in lingua francese sequestrata a Scajola il giorno del suo arresto. Nella missiva, indirizzata al "caro Claudio" e attribuita all'ex presidente libanese Amin Gemayel, il mittente scrive, tra l'altro, "mi occuperò a partire da domani di trovare un modo riservato per farlo uscire dagli Emirati Arabi poichè tratteremo il dossier con molta attenzione". In un altro passo della lettera è scritto: "ho potuto patrocinare la questione e abbiamo già convenuto che una volta qui, egli potrà beneficiare, in maniera riservata, della stessa posizione che egli ha a Dubai, consegnandogli un documento di identificazione con dati anagrafici affinchè egli possa rimanere nel nostro Paese e condurre una vita normale, naturalmente sotto la nostra responsabilità".
Un appunto scritto a mano da Claudio Scajola su carta intestata della Camera dei deputati in cui sono evidenziati i punti da sottoporre all'attenzione degli avvocati di Amedeo Matacena per avviare la procedura di asilo politico in Libano è agli atti dell'inchiesta che ha portato all'arresto dell'ex ministro. Si tratta degli stessi appunti di cui parla Scajola nel suo interrogatorio.
E' praticamente quasi tutto omissato il verbale dell'interrogatorio reso da Claudio Scajola ai pm che coordinano l'inchiesta Breakfast depositato al Tribunale del riesame di Reggio Calabria. Nel verbale, infatti, si leggono le parti di interrogatorio relative alla presunta lettera di Gemayel sulle procedure dell'asilo politico da concedere ad Amedeo Matacena. (ANSA)
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