L'immediata scarcerazione di Chiara Rizzo è stata chiesta al gip di Reggio Calabria Olga Tarzia dai legali della donna, gli avvocati Carlo Biondi e Bonaventura Candido, che eccepiscono la nullità dell'interrogatorio in conseguenza della "illegittimità" della dilazione decisa dallo stesso giudice del divieto di colloquio con la propria assistita. Il divieto di colloquio per la durata di cinque giorni era contenuto nell'ordinanza di custodia cautelare. Dopo l'arresto di Chiara Rizzo in Francia, il giudice ha rinnovato il divieto per altri cinque giorni a far data dal rientro in Italia, avvenuto martedì scorso. Una decisione illegittima, secondo gli avvocati, perché non ha tenuto conto che anche la detenzione in Francia va computata sul numero dei giorni trascorsi in carcere dalla donna. Ritenendo dunque illegittimo il prolungamento del divieto di colloquio, gli avvocati Biondi e Candido ritengono nullo anche l'interrogatorio di garanzia, svoltosi venerdì scorso. Una tesi che, se accolta, porterebbe alla scarcerazione di Chiara Rizzo. (ANSA).