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Quando bloccarono
il conto di Chiara Rizzo

 

Scajola: moglie Matacena temeva indagine dopo blocco conto
Saputo che era controllo banca esclama 'questo che me ne fotte'
            
            (ANSA) - CATANZARO, 11 MAG - Chiara Rizzo, la moglie di
Amedeo Matacena, nel settembre 2013, temeva di essere sotto
indagine dopo avere saputo che un suo conto corrente era stato
bloccato per una indagine. Saputo poi che si trattava di una
indagine interna della banca per accertare se fosse lei la
beneficiaria del conto di una societa', nel corso di una
telefonata intercettata, esclama: 'ah, va bene, questo che cazzo
me ne fotte, voglio dire! Io pensavo che avevano aperto una
indagine di cazzo! Ma che c'entra, pensavo una indagine ... ma
se io non ho fatto mai niente nella mia vita, che c'entro io?'.
E' quanto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare emessa dal
gip di Reggio Calabria nei confronti della stessa Rizzo, di
Claudio Scajola, accusato di inosservanza della pena per avere
favorito la latitanza di Matacena, e di altre sei persone.
   Parlando con un avvocato Chiara Rizzo dice: 'sono molto
preoccupata perche' mi ha chiamato un signore da Reggio Calabria
dicendo che hanno bloccato dei conti, io non so che cosa
c'entro, e dice che l'hanno bloccati perche' .. forse perche' sono
beneficiaria ... non lo so ... mi sembra strano su di me perche'
intanto io non ho ricevuto mai niente ma in piu' che cosa possono
avere da una indagine su di me? Io che c'entro? Quindi voglio
sapere! Come si fa in questo caso a sapere, se non ... ci puo'
essere una indagine e che sanno gli altri e non so io? Boh, mi
sembra strano'. 'Puo' darsi - risponde l'avvocato - che non ti
mandino l'avviso di apertura di indagine, non ... bisognerebbe
sentire un avvocato penalista'.
   In una telefonata successiva con Martino Politi, un altro
arrestato, quest'ultimo le spiega l'equivoco dicendole di essere
andato in banca e ricevendo la segnalazione di blocco del conto.
Poi aggiunge: 'telefoniamo al direttore e dice che e' stato
bloccato perche' il beneficiario comune e' la signora Chiara
Rizzo, che appena hanno sentito il vostro nome sono saltati
dalla sedia' alla sede centrale di Siena del Monte dei Paschi e
perche', e' scritto nella sintesi, 'stanno facendo un'indagine
interna per avere certezza che lei sia la beneficiaria del conto
della societa''. (ANSA).

Chiara Rizzo, la moglie di Amedeo Matacena, nel settembre 2013, temeva di essere sotto indagine dopo avere saputo che un suo conto corrente era stato bloccato per una indagine. Saputo poi che si trattava di una indagine interna della banca per accertare se fosse lei la beneficiaria del conto di una società, nel corso di una telefonata intercettata, esclama: "ah, va bene, questo che cazzo me ne fotte, voglio dire! Io pensavo che avevano aperto una indagine di cazzo! Ma che c'entra, pensavo una indagine ... ma se io non ho fatto mai niente nella mia vita, che c'entro io?". 

 

E' quanto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Reggio Calabria nei confronti della stessa Rizzo, di Claudio Scajola, accusato di inosservanza della pena per avere favorito la latitanza di Matacena, e di altre sei persone. Parlando con un avvocato Chiara Rizzo dice: "sono molto preoccupata perché mi ha chiamato un signore da Reggio Calabria dicendo che hanno bloccato dei conti, io non so che cosa c'entro, e dice che l'hanno bloccati perché .. forse perché sono beneficiaria ... non lo so ... mi sembra strano su di me perché intanto io non ho ricevuto mai niente ma in più che cosa possono avere da una indagine su di me? Io che c'entro? Quindi voglio sapere! Come si fa in questo caso a sapere, se non ... ci può essere una indagine e che sanno gli altri e non so io? Boh, mi sembra strano". "Può darsi - risponde l'avvocato - che non ti mandino l'avviso di apertura di indagine, non ... bisognerebbe sentire un avvocato penalista". In una telefonata successiva con Martino Politi, un altro arrestato, quest'ultimo le spiega l'equivoco dicendole di essere andato in banca e ricevendo la segnalazione di blocco del conto. Poi aggiunge: "telefoniamo al direttore e dice che è stato bloccato perché il beneficiario comune è la signora Chiara Rizzo, che appena hanno sentito il vostro nome sono saltati dalla sedia" alla sede centrale di Siena del Monte dei Paschi e perché, è scritto nella sintesi, "stanno facendo un'indagine interna per avere certezza che lei sia la beneficiaria del conto della società". (ANSA).

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