La Coldiretti Calabria plaude alla desecretazione doganale sugli alimenti che importiamo. “E’ storica e per la Calabria è una grande occasione – Pietro Molinaro segretario regionale – visto che era un evidente ostacolo ad una efficace opera di contrasto ed eradicazione del fenomeno dell’agropirateria, che ha visto (l’ultima la mobilitazione al Brennero) da sempre la Coldiretti schierata in prima fila per combattere, questa pratica criminale che si sviluppa attraverso le importazioni, la manipolazione e la trasformazione di prodotti agricoli di dubbia qualità e provenienza che giungono nel nostro Paese e che diventano “made in Calabria” e “made in Italy” fregiandosi in modo fraudolento dell’immagine che accompagna, nel mondo le nostre produzioni locali e di fatto ingannando i cittadini”. L’ iniziativa assunta dal Ministero della Salute andrà certamente a sostenere la ripresa economica in un panorama commerciale dove circa un terzo (33 per cento) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy, all’insaputa dei consumatori ed a danno delle aziende agricole, contengono materia prima estera di cui non si conosce l’esatta origine e tantomeno la qualità. “Ricordiamo che ogni anno vengono importati 2.000.000 quintali di olio, quasi tre volte in più della produzione regionale, per essere miscelati con quello del nostro territorio, mentre sfuggono ad ogni possibile calcolo le importazioni di olio - non di oliva - che si trasformano in olio calabrese. Per non dire poi di quintali di latte, cagliate ed altri derivati importati in Italia annualmente, ed ancora carne e succo di agrumi. Si aprono spazi importanti per noi – sottolinea Molinaro – basti pensare che noi produciamo intorno al 35-40% di quello che consumiamo e quindi significa poter creare lavoro vero”.
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