“18 miliardi di fondi europei non spesi dall'Italia, a fronte della nostra contribuzione finanziaria all'Unione Europa, offre plasticamente il senso di un gap assurdo che dobbiamo recuperare, in termini di progettazione e capacità di spesa e governo del presente e del futuro. Senza farci trascinare sul terreno della demagogia di Beppe Grillo della Lega o di Berlusconi perché ne saremmo tutti inesorabilmente travolti”. A ribadirlo l’ eurocandidato del PD, Gianni Pittella, già vicepresidente vicario del parlamento europeo, nell’incontro elettorale che ha avuto a Cariati. “La grave crisi economica rispetto alla quale oggi si confrontano milioni di famiglie europee, soprattutto al Sud e nel nostro Mezzogiorno, è anzi tutto conseguenza di politiche di austerità e rigore (come l'applicazione teutonica del parametro del 3%), pensate e decise dal Nord Europa e subite alle nostre latitudini. Se vinceremo noi Socialisti e Democratici, la sfida europea del 25 maggio archivieremo l'austerità e lavoreremo al consolidamento di un’Europa politica, agli Stati Uniti d'Europa, all'elezione diretta del Presidente e della Commissione, per avere un governo europeo scelto direttamente dai 500 milioni di europei, un ministro degli esteri che possa parlare una sola voce, quella dell'Europa unita, sullo scenario globale ed una vera banca europea. Credo nell’Europa e nel senso più profondo e ideale dell’Unione europea”.