E' terminata con la richiesta di una conferma delle condanne in primo grado di otto imputati, tra cui l'ex giudice del Tribunale di Reggio Calabria Vincenzo Giuseppe Giglio, l'ex consigliere regionale calabrese del Pdl Franco Morelli e il boss Giulio Lampada, la requisitoria del sostituto procuratore generale di Milano Laura Barbaini nel processo in appello sulle infiltrazioni del clan della 'ndrangheta Valle-Lampada in Lombardia. Per l'ex militare della Guardia di finanza Luigi Mongelli, il pg ha chiesto una riduzione della pena stabilita in primo grado (da 5 anni e 3 mesi a 4 anni di reclusione). Per altri tre finanzieri, tutti assolti dall'accusa di legami con il clan, ha proposto invece una revisione della sentenza di primo grado e la condanna a 4 anni di carcere. Vincenzo Giuseppe Giglio e Morelli - per i quali il pg aveva chiesto la conferma delle pene nella scorsa udienza - erano stati condannati rispettivamente a 4 anni e 7 mesi e 8 anni e 4 mesi. L'ex magistrato è accusato di corruzione, rivelazione del segreto d'ufficio e favoreggiamento aggravato per aver agevolato le attività del clan, mentre il politico di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione. Tra gli altri imputati il boss Giulio Lampada, che gestiva un business di slot machine in diversi bar di Milano, era stato condannato a 16 anni di carcere. Oggi sono iniziate le arringhe dei difensori, che chiedono l'assoluzione in appello perchè, in particolare, ''non emerge alcuna prova dell'appartenenza a organizzazioni mafiose''. (ANSA).
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