Alle spalle la Quaresima, caratterizzata un tempo dal digiuno rigoroso del mercoledì delle Ceneri e, a seguire, dai venerdì all’insegna dell’astinenza dalle carni, oggi e domani le tavole vivono due attesi appuntamenti. “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi” ci ricorda un vecchio proverbio, che molti sono pronti a rispettare nella maniera più assoluta, dando ai due versi il valore di un invito alla convivialità, al superamento degli ambiti familiari, alla condivisione. Pasqua e il giorno appresso - indicato sul calendario come lunedì dell’Angelo, ma più comunemente detto “Pasquetta” - sono storicamente giorni riservati allo stare insieme, allo svago, al consumo in libertà di ogni ben di Dio. Con tali caratteristiche essi affondano le radici nelle feste che contrassegnavano anticamente il passaggio dall’inverno alla primavera - ci ricorda il professor Ottavio Cavalcanti, docente all’Università della Calabria e grande esperto di cucina - con le quali si dava il benvenuto alle fioriture, ai germogli, ai frutti in arrivo, alla vita nuova generati da madre natura. Un dato di fatto evidenziato nella nostra regione, fra l’altro, dalla frequente presenza - osserva Cavalcanti - dell’uovo, preso a simbolo dell’origine della vita, messo in bella mostra in alcuni dolci tipici, appunto, della Pasqua e dall’utilizzo in molti preparati di questo periodo fra cui spicca la “frittata”, piatto che non può mancare nel pranzo di Pasquetta, ovunque esso si celebri: in casa, al ristorante, nei pic nic all’aperto.
Piatti e Menu
Salumi e insaccati
l Descritti da stuoli di scrittori entusiasti, i salumi e gli insaccati derivati dalla macellazione dei suini continuano ad esercitare un ruolo determinante nei consumi - ovunque avvengano - di Pasqua e della Pasquetta
Cin-cin e brindisi
l Un ruolo ineguagliabile viene esercitato nella “rimpatriate” di oggi e domani dal buon vino dei nostri vigneti. Le consuetudini più amate lo vogliono «tuostu, sanizzu e putirusu». Essi stimola con generosità brindisi e cin cin beneaugurali
Pane... ‘i casa
l E’ possibile imbattersi, nelle tavolate di questi giorni, nel buon “pane ‘i casa” di una volta, o perlomeno in prodotti da forno che rispettano molte delle antiche usanze che conferiscono loro sapore particolare ed eccezionale fragranza