Potrebbe riservare ulteriori sviluppi l’inchiesta delle fiamme gialle di Cosenza coordinate dal procuratore capo del tribunale di Paola, Bruno Giordano, sull’ammanco di circa un milione e mezzo dai conti del Santuario di Paola. Il procuratore non si sbilancia, ma conferma che “le indagini non sono ancora chiuse, per cui non possiamo dire se ci saranno nuovi indagati. Vedremo come articolare le responsabilità per ciascuno di essi”. Al momento per la sparizione delle offerte date al Santo da tanti fedeli e finiti per speculazioni sbagliate in borsa e per bonifici su conti di terze persone non giustificabili, questa l’ipotesi, gli indagati sono quattro tra cui l’ex consulente dei frati minimi a cui il denaro era stato affidato.