A Cerisano, piccolo centro delle Serre Cosentine non si parla d’altro, la perquisizione da parte dei carabinieri di un bambino marocchino di 11 anni all’interno della scuola media, e molte delle persone ci dicono che pur comprendendo la preoccupazione di alcuni genitori, il provvedimento è ingiusto e abnorme. Il piccolo che frequenta la prima media si è visto chiamare dai carabinieri mentre era in classe che. dopo avergli chiesto se era vero che avesse con se un coltellino con il quale avrebbe minacciato dei compagni, lo hanno perquisito zainetto della scuola compreso. Ovviamente non è stata trovata alcuna arma, solo libri, penne, matite, quaderni, il diario. Pare che alcuni genitori si siano rivolti ai militari parlando di un coltello che il ragazzino portava con se. Comprensibile lo shock del piccolo marocchino. Qualcuno ci dice che per alcuni giorni non è voluto andare a scuola. Esterrefatti i genitori. La famiglia si è trasferita da qualche tempo a Cerisano, ma è una famiglia normalissima, perbene che non ha dato mai alcun fastidio. Erano ben integrati, racconta una signora, ora questa vicenda li ha molto amareggiati e allarmati. Certo una perquisizione a scuola di un minorenne non è cosa frequente, per fortuna, verrebbe da dire! Probabilmente alla base un normale litigio tra ragazzini.
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