
Da una parte le estorsioni nei confronti dei commercianti e i business dell’edilizia e delle slot machine, dall’altra l’inserimento negli ambienti istituzionali, grazie al ruolo di un politico-affiliato, per turbare le gare d’appalto, corrompere pubblici ufficiali e condizionare le elezioni amministrative. Questo il «connubio», come sottolineato dall’aggiunto della Dda di Milano Ilda Boccassini (nella foto Ansa con il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati), tra «braccia armate» ed «esponenti delle istituzioni» che emerge dall’ultima importante inchiesta sulla presenza della ’ndrangheta in Lombardia e, in particolare, a Lecco e nella zona del lago di Como. In carcere 10 persone, tra cui il presunto boss Mario Trovato, fratello dello storico “patriarca” Franco Coco Trovato, il consigliere comunale di Lecco, Ernesto Palermo, e il sindaco di Valmadrera, Marco Rusconi.
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