Il vescovo di Cassano e segretario generale della CEI, mons. Nunzio Galantino, rilancia da Radio Vaticana il monito di Papa Francesco ai politici corrotti. “Il Papa – afferma Galantino - è stato molto buono, secondo me, a dire che si corrompono solo quelli che stanno lontani dalla gente. Ci sono anche i politici i quali, quando stanno con gli altri fanno un poco peggio: mettono insieme la voglia di corrompersi a vicenda, anzi: fanno un poco a gara, alcuni, a chi si corrompe di più. Tutta questa gente che dice che non sapeva niente quando gli pagano le case, che non sa niente quando gli fanno fare i viaggi all'estero, che non sa niente quando gli regalano fior di scemenze, che costano però tantissimo, dicono che non ne sanno niente probabilmente perché non guardano in faccia la gente”. Un passaggio importante anche sul ruolo della Chiesa che va recuperato “La Chiesa non è la stampella dello stato, la chiesa non è la stampella attraverso le sue organizzazioni per quello che lo Stato non riesce a fare; anzi, la Chiesa deve fare da stimolo perché lo Stato apra gli occhi sui problemi reali e non faccia lo strabico, lo Stato: è uno strabismo pericolosissimo, perché è dovuto non a malattie congenite, perché l'Italia non è così. Se la Chiesa, con grande lealtà, con grande impegno, con grande passione, aiuta lo Stato a de-ideologizzarsi, vuol dire che l'aiuterà anche ad avere uno sguardo sereno e reale sui problemi e sulle speranze che oggi veramente toccano la nostra società. E le speranze e i problemi sono le speranze e i problemi che riguardano le famiglie, sono i problemi e le speranze che riguardano i giovani. Non dimentichiamolo, tutto questo”.
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