In Calabria "c'è una situazione difficile di criminalità" e si deve iniziare a contrastarla "a partire da voi". Lo ha detto - secondo quanto si apprende - il premier Matteo Renzi, parlando agli studenti dell'istituto comprensivo 'Caloprese' di Scalea dell'importanza dell'educazione alla legalità.
Un gruppo di mamme di Scalea sta protestando davanti la scuola media 'Caloprese' dove a breve arriverà il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per incontrare gli studenti. Le mamme hanno esposto uno striscione con la scritta "le mamme sono indignate, chiedeteci perchè". "La protesta è scaturita - ha detto una di loro - per le condizioni precarie in cui si trovano le scuole e per la presenza di rifiuti per le strade". "Renzi - hanno detto le mamme - dovrebbe venire a Scalea una volta al mese".
La presenza del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, oggi a Scalea, Comune in provincia di Cosenza, "ha un senso molto grande": "Tutto il governo ha una grande attenzione per i giovani, a partire dalle scuole, e per il processo educativo che dev'essere anche educazione alla legalità, ad iniziare dalle classi inferiori, per restaurare il senso dello Stato". Lo dice il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, all'arrivo all'istituto comprensivo 'Gregorio Caloprese' di Scalea, dove è atteso Renzi. "Bisogna restaurare il senso dello Stato in tutte le amministrazioni" afferma Lanzetta. E a chi le domanda se oggi il premier prenderà impegni concreti, risponde: "Renzi prende sempre impegni precisi". Ogni manifestazione, come quella contro le mafie che si svolgerà in tarda mattinata a Scalea, "può servire per parlare del fenomeno della mafia, che è il problema dell'Italia" sottolinea ancora il ministro.
Una piccola folla ha accolto il presidente del Consiglio Matteo Renzi al suo arrivo a Scalea per l'incontro con gli studenti dell'Istituto comprensivo statale Gregorio Caloprese. Il premier ha fatto il suo ingresso in macchina nel cortile della scuola, accolto da urla di protesta e qualche fischio di vari gruppetti di contestatori, tra i quali le mamme di Scalea, i precari del personale Ata e anche elettori del centrodestra.
All'arrivo del premier alcuni ex dipendenti Ata sono saliti sul muretto esterno della scuola con al collo alcuni cartelli con la scritta "Grazie alla spending review dal 31 marzo io e la mia famiglia non avremo un futuro". Quando poi Renzi è sceso dall'auto nel cortile della scuola, gli stessi lavoratori hanno gridato in coro "via le ditte dalla scuola". Le mamme hanno invece esposto lo striscione "Siamo indignate chiedeteci perché", lamentando la mancanza di futuro per i loro figli. Anche l'associazione "Sanità è Vita" ha protestato mostrando uno striscione con la scritta "Sanità: condannati a morte". Infine alcuni "semplici cittadini", come si sono definiti loro stessi, hanno mostrato alcuni cartelli con la scritta "Renzi stai sereno vai Berlusca" e "Renzi perchè Gentile no e Barraccio sì?".