Calabria

Venerdì 20 Dicembre 2024

Pd, a rischio chiusura 20 case di cura

sanità

"Sarebbero 20 le case di cura private calabresi che rischierebbero la chiusura. Si perderebbero 638 posti letto e l'occupazione di più di 1350 unità lavorative, se dovesse prevalere il criterio con il quale il Patto per la Salute stabilisce una soglia di accreditabilità e di sottoscrivibilità solo per le strutture private che abbiano una dotazione di posti letto per acuti non inferiore a 60 posti letto". E' l'allarme che lancia il gruppo regionale del Pd in un'interrogazione a firma del capogruppo e di tutti i componenti. "Su richiesta del consigliere Demetrio Naccari Carlizzi anche a nome dei colleghi Vincenzo Ciconte e Antonio Scalzo - riporta un comunicato del gruppo regionale del Pd - il presidente della III Commissione Sanità, Salvatore Pacenza, ha già inserito in calendario la discussione della problematica per la prossima seduta. I consiglieri del gruppo del Pd alla Regione nell'interrogazione spiegano che "il criterio utilizzato per individuare il numero di 60 posti letto è arbitrario, in quanto non è fondato su alcuna evidenza scientifica ed organizzativa. Inoltre la Regione, in ossequio al Piano di Rientro, aveva già provveduto alla riorganizzazione e riqualificazione del Ssr, mediante riassetto della rete assistenziale ospedaliera, territoriale e di emergenza urgenza. Tale riassetto realizzato con l'ausilio di Agenas, ha già determinato una profonda opera di riorganizzazione della rete assistenziale basata su criteri epidemiologici, orografici, di produttività e, soprattutto di appropriatezza delle prestazioni e concretizzata nel Decreto del Commissario ad acta n. 18 del 20 ottobre 2010 peraltro approvato dai Ministeri affiancanti e dal tavolo Massicci". "Secondo l'indirizzo regionale - prosegue il comunicato - le case di cura dovevano scegliere tra branca chirurgica e branca medica essendo impossibilitate a gestire entrambe. Questo ha portato alla rinuncia di posti letto con la successiva parziale compensazione di posti letto per post acuti (riabilitazione e lungodegenza). Proprio per questo oggi molte case di cura si trovano al di sotto della soglia ipotizzata nel Patto per la Salute e sono a rischio chiusura. Tali strutture quindi svolgono un ruolo già definito e programmato nell'ambito del Ssr, e ciò è servito a qualificare il servizio, a scaricare gli Ospedali pubblici da una mole eccessiva di lavoro rispetto ad una domanda crescente ed ad assicurare prestazioni low cost. Se passasse il criterio adottato nel Patto per la Salute ciò comporterebbe, per esempio, la chiusura della Fondazione Tommaso Campanella (con 64 Posti Letto di cui 35 di sola Oncologia) e della Casa di Cura Villa Aurora (con 71 posti letto e 1200 parti). E' evidente che si avrebbe un taglio scriteriato dei posti letto con una conseguente impossibilità di garantire i Livelli Essenziali di Assistenza, il che si ripercuoterebbe direttamente sui cittadini, vista la situazione attuale delle strutture pubbliche che già si trovano in una condizione di default, per l'impossibilità di ricoverare, specie in alcuni reparti". Il gruppo regionale del Pd chiede di sapere "quale sia stata la posizione della Regione al tavolo della Conferenza delle Regioni e chiede quali provvedimenti intende adottare il presidente Commissario, di fronte al rischio di totale default del Ssr".(ANSA)

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