
Si sono svolti, ieri pomeriggio, in clima di profonda mestizia, i funerali di Domenico Prestia, il giovane ingegnere deceduto mercoledì scorso negli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria dove da alcuni giorni si trovava ricoverato per problemi legati al suo precario stato di salute minato, oltretutto, dalla leucemia. Un evento inatteso e doloroso che ha suscitato sgomento e commozione in paese come in tutta la regione anche perché la morte, questa cupa e misteriosa creatura dal cuore di pietra, l’ha ghermito nel giorno più bello della sua breve esistenza. Domenico, martedì scorso, attorniato dai genitori, Vincenzo e Annunziata, dalle sorelle Giuseppina, sua gemella, e Natalia, nonché dalla fidanzata e da altri parenti, aveva festeggiato il suo ventinovesimo compleanno, sigillando, nel contempo, con il matrimonio il patto d’amore stretto anni fa con la sua adorata Sabrina. Rivolgendosi ai genitori e ai familiari del giovane ingegnere, don Barone li ha esortati a trovare conforto nella fede e nella preghiera, esaltando, in particolare, la fedeltà e nobiltà d’animo della giovane vedova. «Brava Sabrina – le ha detto don Barone – anche se in un mondo dove l’andazzo è amarsi senza impegno, tanti non capiranno il valore del tuo gesto d’amore, ma questo non ti deve mortificare, sai già che il mondo cammina su altre strade».
Caricamento commenti
Commenta la notizia