
Adesso, amici, parenti e conoscenti si chiedono che senso dare a quanto è accaduto martedì 11 marzo agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, quando Sabrina, per suggellare il compleanno del suo fidanzato, Domenico, gli ha voluto donare l’amore di fronte a Dio. Si sono sposati con una cerimonia religiosa; ma il loro matrimonio è stato consegnato all’eternità, perché dopo poche ore Domenico ha spiccato il volo in cielo, lasciando nello smarrimento, nella disperazione, nello sgomento, nel dolore, la stessa sposa, la madre Tina, il padre Vincenzo, le sorelle Giusy e Natalia e gli altri parenti e gli amici accorsi per vivere con Domenico, un avvenimento così importante. La sorte, con le sue drammatiche coincidenze e ironie, riesce a disarmare e lascia senza parole. Sono solo i giovani capaci di gesti in cui l’amore diventa dono assoluto, libero da qualsiasi catena, anche della sua stessa finitudine, per accedere nel mistero dell’oltre. Il sentimento di questi due giovani ha ricevuto così, una nuova consacrazione e ci insegna che l’umanità, al limite estremo, ritorna linfa rigenerante, vivificante, in un mondo dove tutto sembra destinato al nichilismo e al cinismo.
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