Calabria

Domenica 28 Aprile 2024

Daniela Falcone al
marito: «Uccidiamoci
tutti e tre!»

  Daniela Falcone a psichiatri e poliziotti non ha detto una parola. A don Antonello, il prete del suo paese, ha invece farfugliato di scorgere vicino a sé un bambino vestito di bianco. «È Carmine, è Carmine!», ha spiegato. Poi è tornata nel suo mondo senza tempo. Dove non ci sono più voci, né ricordi. Carmine è il figlioletto di undici anni che ha ucciso tra i boschi a colpi di forbice. Daniela l’ha fatto per vendicarsi del marito, Francesco De Santis, che non l’amava più. Lui le aveva confessato di aver messo incinta un’altra donna. All’uomo, la quarantatreenne caduta preda del delirio, aveva immediatamente detto: «Dobbiamo ucciderci tutti e tre! Dobbiamo morire tutti e tre per questo fatto!». Sembrava solo la scomposta reazione di una moglie oltraggiata piuttosto che un folle progetto delittuoso che la sua mente andava già delineando. La rivelazione del coniuge aveva infatti distrutto d’un colpo tutte le certezze d’una vita. Daniela non accettava d’aver perso il rapporto di esclusività con il compagno cementato dalla nascita e dalla crescita di Carmine. Da qui l’iniziale proposta del suicidio condiviso. Poi la scelta di scomparire per sempre con il figlio, per “punire” Francesco. Oggi sarà eseguita l’autopsia sull’undicenne.

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