E' stato sottoposto a fermo dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza il presunto autore dell'omicidio di don Lazzaro Longobardi, il sacerdote ucciso a Cassano allo Ionio. Si tratta di un giovane romeno che è accusato di omicidio ed estorsione.
Il provvedimento di fermo è stato firmato dal sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari, Quaranta, al termine di un lungo interrogatorio iniziato ieri pomeriggio nella caserma dei carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro. Il giovane romeno, residente a Cassano allo Ionio, secondo l'accusa avrebbe commesso il delitto domenica sera, colpendo il sacerdote con una spranga di ferro alla testa. Il cadavere era stato scoperto ieri mattina. (ANSA).
Era stato portato in caserma già dalle ore immediatamente successive al delitto, il giovane romeno fermato stanotte dai carabinieri con l'accusa di essere l'autore dell'omicidio del sacerdote Lazzaro Longobardi. I carabinieri sapevano delle preoccupazioni espresse dal sacerdote negli ultimi tempi per richieste sempre più pressanti di denaro da parte di un suo conoscente. Don Longobardi ne aveva parlato anche con i militari, pur senza formalizzare una denuncia. E così, dopo il delitto, i carabinieri hanno portato in caserma, per interrogarli, il giovane, che sarebbe stato l'autore delle richieste di denaro, ed un suo amico e connazionale. Interrogatorio che è andato avanti per ore, sino a quando, nel corso della notte, è stato emesso il provvedimento restrittivo. Il cadavere di don Longobardi è stato scoperto ieri mattina nel cortile della chiesa di San Giuseppe, dove il sacerdote dormiva. Dagli accertamenti dei carabinieri è poi emerso che il delitto è stato commesso la sera precedente. Vicino al cadavere gli investigatori hanno trovato anche la spranga usata per l'omicidio. (ANSA).