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Fuga Cutrì, trovate
armi usate dal commando

I carabinieri hanno trovato due delle armi utilizzate dal commando che lunedì 3 febbraio ha liberato l'ergastolano Domenico Cutrì, poi arrestato dai carabinieri, con un blitz fuori dal Tribunale di Gallarate (Varese). Si tratta di un Kalashnikov e di una pistola 98Fs con matricola abrasa, completa di caricatore e munizioni. Le armi erano state nascoste a Inveruno (Milano) poco dopo l'assalto da uno dei complici, Aristotele Bunhe, che si era separato dal gruppo per accompagnare all'ospedale di Magenta Antonino Cutrì, il fratello dell'ergastolano rimasto ferito nella sparatoria con gli agenti della polizia penitenziaria e morto nel tragitto. E' stato lo stesso Bunhe a indicare ai carabinieri il luogo dove aveva nascosto le armi prima di raggiungere l'ospedale insieme alla madre di Antonino e Domenico Cutrì.
Il fucile e la pistola saranno inviati al Ris di Parma per accertare la provenienza e stabilire se siano state utilizzate per la sparatoria. Altre armi erano state ritrovata subito dopo l'evasione in un'auto abbandonata dal commando vicino al Tribunale di Gallarate. (ANSA)

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