In migliaia, sindaci, cittadini, studenti, imprenditori, associazioni, rappresentanti di categoria, hanno sfilato per le strade di Rossano per dire no all’arrivo di tonnellate e tonnellate di rifiuti nell’impianto di Bucita che secondo il bando regionale diventa sito di stoccaggio e che poi dovranno essere trasferite via mare dal porto di Corigliano in Olanda. Una situazione inaccettabile, è stato ribadito, che penalizzerebbe questo territorio, la sua vocazione agricola e turistica oltre che creare disagi. Immaginate 150 autocompattatori al giorno attraversare la SS 106, già di per sé altamente pericolosa e inadeguata. “Non consentirò mai – ha ribadito il sindaco Antoniotti - che questa porcata passi sulla testa dei rossanesi e più in generale dei cittadini dell’Area urbana e della Sibaritide. Mi opporrò con ogni mezzo consentitomi dalla legge per evitare che si concretizzi quanto scritto nel nuovo bando regionale dei rifiuti, e che Rossano e Corigliano diventino la pattumiera della provincia di Cosenza. Prendo le distanze dal governo regionale che non rappresenta più questo territorio. Prendo le distanze dal presidente Scopelliti, perché non ha fatto nulla per modificare il bando e depennare, così, la “clausola Bucita” dal capitolato”.