Anni e anni d’indagine, atti passati da una Procura all’altra fino ad arrivare a Catanzaro, l’ombra d’illegittimità sullo sfondo d’indagati eccellenti. È confluita in una montagna di atti processuali la maxi- inchiesta della magistratura catanzarese sui parchi eolici in Calabria. E ieri uno dei due filoni principali seguiti dal pm Carlo Villani ha vissuto un momento cardine: si è conclusa con il rinvio a giudizio di dodici persone, due delle quali parzialmente prosciolte per prescrizione, l’udienza preliminare a carico di altrettanti indagati. Per i restanti 8 dei 20 indagati totali, che avevano chiesto il giudizio abbreviato, il pm Domenico Guarascio, presente in udienza, ha invece chiesto l’assoluzione. A giudizio sono stati rinviati, tra gli altri, il funzionario regionale Salvatore Antonio Caruso, il componente del Nucleo Via, Egidio Michele Pastore, e gli imprenditori Mario Lo Po e Mauro Nucaro, quest’ultimo ex presidente del Cosenza Calcio. Verso l’assoluzione invece l’ex dg dell’assessorato regionale all’Ambiente, Giuseppe Graziano, che è oggi comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato. L’inchiesta “Eolo” è stata avviata nel lontano 2006 ed è poi passata per tre diversi Uffici di Procura.